Obbligo di etichetta nutrizionale
Wineability adempie alla nuova normativa e apre ai vantaggi della tracciabilità.
Il magazine “Il Corriere Vinicolo” scrive della soluzione Wineability
Regolamento UE 2021/2117 – svolta nel settore vinicolo.
Il 2023 segna una svolta per il settore vinicolo con l’entrata in vigore del regolamento UE 2021/2117, che introduce l’obbligo di etichetta nutrizionale. In questo contesto il digitale emerge come strumento chiave, adempie agli obblighi e al contempo promuove la trasparenza verso il consumatore.
Anticipiamo i temi – che verranno approfonditi durante un incontro a Vinitaly il 16 aprile – con Carlo Carminati di SAIT concentrandoci su Wineability, la soluzione avanzata per la tracciabilità del vino. Temporeggiare di certo non aiuta, proroghe e deroghe non sono eterne mentre le multe per inadempienze possono essere importanti. A qualche mese dall’introduzione della normativa, con l’obiettivo di fare chiarezza, rispondiamo alle domande che ancora numerose aziende vinicole si stanno ponendo.
“Cosa richiede l’implementazione dell’etichettatura nutrizionale del vino secondo la normativa UE e con quale scadenza?”
“La normativa riguarda i vini prodotti dall’8 dicembre 2023 e richiede che vengano comunicate al consumatore informazioni su valori nutrizionali – come il contenuto energetico, le quantità di grassi, carboidrati, proteine e zuccheri per porzione o per 100 ml – e gli ingredienti. Questa comunicazione ha un valore strategico perché consente di comunicare con i consumatori con trasparenza e introduce nuove opportunità” spiega il Direttore Commerciale della software house franciacortina. “Nel nostro caso Wineability fornisce una piattaforma per la tracciabilità del vino, consentendo una gestione accurata delle informazioni e semplificando la creazione di etichette conformi insieme a numerose altre funzionalità.”
“Come i consumatori accedono alle informazioni nutrizionali attraverso Wineability?”
“È facilissimo! I consumatori accedono tramite la scansione dello speciale OR code in etichetta che li porta a pagine web contenenti le informazioni compilate dai produttori.”
“Come sta vivendo il settore vinicolo la transizione digitale?”
“È comprensibile che in un settore caratterizzato da piccole e medie aziende che fanno della tradizione un punto di forza si mettano in atto alcune resistenze all’introduzione di nuove tecnologie, nel timore che siano troppo complesse o vadano ad impattare su procedure forse già problematiche. Per non parlare della reticenza nel mettere mano alla grafica delle etichette cartacee” continua Carminati. “La rassicurazione da parte nostra è quindi necessaria. Abbiamo introdotto la tracciabilità in molti altri settori prima di approdare a quello vinicolo. Le tecnologie che proponiamo sono sofisticate ma di facile utilizzo per l’utente e si pongono come obiettivo proprio quello di colmare un gap tecnologico. Per supportarne l’introduzione SAIT pone quindi grande attenzione all’assistenza e alla formazione del cliente.
Capiamo la tentazione di alcuni produttori di provare a risolvere la questione attraverso l’adozione di soluzioni economiche e fai da te, ma queste comportano rischi. Più sicuro e utile è affidarsi ad esperti di tecnologia e usare soluzioni già rodate e certe, sia dal punto di vista legale che del funzionamento.
Per questo motivo abbiamo sviluppato Wineability insieme ad alcune cantine dove è già in uso da anni (vedi il caso Mosnel). Adottarlo significa far evolvere digitalmente l’azienda, godere di benefici quali la migliore efficienza e il maggior valore percepito del vino.
Quindi la soluzione è pronta e disponibile per essere implementata già da oggi, si chiama Wineability, e arriva a Vinitaly 2024 con una promozione speciale: per chi richiederà un preventivo durante la fiera la funzionalità per l’adempimento normativo è gratuita. Inoltre rientrando nei beni materiali Industria 4.0 le aziende che vi investono possono godere del credito d’imposta”.
Il Team Marketing