Obbligo di etichetta nutrizionale:
poche le cantine pronte.
Il quotidiano “L’Arena” scrive della soluzione Wineability.
L’obbligo di etichetta nutrizionale è in vigore dall’8 dicembre.
L’obbligo di etichetta nutrizionale sulle bottiglie di vino, con indicazione di calorie ed ingredienti è in vigore dall’8 dicembre per tutto il prodotto pronto all’imbottigliamento e registrato. Chi non adempie incorre in sanzioni perché viola il Regolamento europeo 2021/2117.
Ma poche cantine finora si sono attrezzate. Si temono ripercussioni sui consumi, già in calo, soprattutto per i vini corposi ed invecchiati, più calorici, e in generale per tutte le tipologie non bio, che contengono quindi additivi. Il passaggio però è inevitabile e può essere sostenuto dall’innovazione tecnologica, come è stato evidenziato ieri a Vinitaly nel corso del convegno che ha presentato la soluzione Wineability, ideata dall’azienda bresciana Sait S.r.l..
“La normativa europea consente di dematerializzare le informazioni veicolandole con Qrcode. La nostra soluzione protegge con tecnologie Rfìd le informazioni riportate bottiglia per bottiglia. Ma le aziende stentano ad adeguarsi e sperano in deroghe”, afferma il direttore commerciale, Carlo Carminati. “L’obbligo di etichettatura è una grande opportunità”, sottolinea Andrea Aparo Von Fluee, docente di strategia aziendale alla Sapienza di Roma, “perché le informazioni che sarà obbligatorio veicolare raccontano tutto del nostro vino: chi l’ha prodotto, dove come, quando è entrato in cantina, quanto è invecchiato. Questo conferisce valore e trasforma il vino in esperienza, perché possiamo acquistarlo e lasciarlo invecchiare in azienda, magari decidere anche di andare a consumarlo sul posto per un’occasione speciale”. Al momento, aggiunge il professore, “se comprate una Bentley sul telaio c’è scritto il nome di chi l’ha assemblata, ma sulla bottiglia non c’è nulla. Senza un’informazione adeguata chi produce vino cede valore alla distribuzione senza riceverne”, dice.
Il Team Marketing